lunedì 1 settembre 2014

TASSONE DIMENTICA IL PATRONO DI OSTIA

Nel 2004 Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II proclamò S.Agostino patrono di Ostia e del X Municipio in occasione del 1650° anniversario della sua nascita. Quest'anno, decimo anniversario, evento memorabile per tutto il Municipio, nessun festeggiamento ufficiale nella data della morte di S.Agostino, avvenuta il 28 agosto del 430 a Ippona. Così mentre per tutta l'estate abbiamo assistito in nome della 'cultura e del turismo' ai biliardini sul pontile, alle bancarelle sul lungomare, alla caciara del curvone, ai soldi dell'estate romana regalati a finti dibattiti sulla mafia, a 45mila euro per un concerto degli Stadio (meno di 1.000 persone, 45 euro a testa: più di un normale biglietto...), nulla è stato fatto per ricordare il Patrono di Ostia. Dispiace che una delle parrocchie più importanti di Ostia, Santa Monica, molto impegnata quest'estate tramite il suo vicario parrocchiale a collaborare con il Municipio, abbia dimenticato l'evento per organizzarne altri. In fondo è proprio nella sua più famosa opera, le «Confessioni», tra i massimi capolavori della letteratura cristiana, che S.Agostino narra dei colloqui spirituali con sua madre Monica. Questi si svolgevano nella quiete della casa di Ostia, ancora oggi non identificata negli scavi, tappa intermedia verso la destinazione africana, ricevendone S.Agostino conforto ed edificazione essendo Monica ormai, più che madre, la sorgente del suo Cristianesimo. Monica morì, a seguito di febbri molto alte (forse per malaria), a 56 anni, il 27 agosto del 387 proprio ad Ostia, dove fu seppellita presso S.Aurea. Quale migliore occasione dunque quest'anno per legare le due date? Il nulla. Del resto dal 14 novembre 2005, all'interno dell'aula dove siede ogni settimana il consiglio del X Municipio di Roma Capitale, il Padre della Chiesa è ricordato, nella targa esposta, come 'santo vescovo di Ipponia' e non 'Ippona'. Una nuova città africana, patria dei cavalli? Un Municipio senza cultura, senza un vero assessorato alla cultura, senza uomini di cultura può solo giocare a biliardino tra le bancarelle gustandosi un Calippo e ascoltando Er Piotta, esprimendo addirittura, come ha fatto Tassone, presidente del X Municipio, il proprio gradimento per il concerto di Cristina D'Avena. I puffi sanno...