sabato 1 novembre 2014

L'IDROSCALO DI OSTIA RICORDA PASOLINI: CALCIO E MURALES

"Io sono una forza del Passato. Solo nella tradizione è il mio amore". Con queste parole, tratte dalla sua "Poesia in forma di rosa", la Comunità Foce del Tevere e l'Associazione Culturale 'Severiana', vogliono ricordare la morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 2 novembre di 39 anni fa, non all'Idroscalo di Ostia ma dove oggi sorge il moderno Porto di Ostia. Una morte violenta da cui la comunità locale vuole ripartire per organizzare, con scadenza il 2 novembre 2015, una serie di iniziative dedicate alla vita di Pasolini per il 40mo anniversario della sua scomparsa (1975-2015). Tra queste, prima tra tutte, la sua passione per il calcio. Forse non tutti lo sanno, ma il 4 novembre 1975 Pasolini avrebbe dovuto giocare alla Favorita di Palermo. Invece il corpo di Pasolini fu trovato il 2 novembre del 1975, massacrato, sulo "spiazzo scalcinato" del campetto di calcio, quello oggi cancellato, senza alcuna pietà, dalla costruzione del porto. Proprio dalla realizzazione di un nuovo campetto di calcio presso l'abitato dell'Idroscalo e da una serie di murales su Pasolini, sulla sua vita e sui suoi scritti disegnati sulle case dell'Idroscalo di Ostia, il primo dei quali raffigurante Pasolini mentre 'calcia' un pallone, l'Idroscalo di Ostia vuole ridare vita a Pasolini, uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo. Inizia un nuovo anno di vita per Pier Paolo Pasolini, proprio come lui l'avrebbe voluto: "...e io, feto adulto, mi aggiro più moderno di ogni moderno a cercare fratelli che non sono più".

venerdì 3 ottobre 2014

OSTIA: ARCHEOBUS FERMO, SOLDI IN MOVIMENTO

Storri e Lorenzatti del X Municipio
Montino, sindaco di Fiumicino
Doveva chiamarsi “archeobus” e doveva svelare ai turisti che transitano all'aeroporto “Leonardo da Vinci” le meraviglie archeologiche di Fiumicino ed Ostia Antica. Tanto decantato a maggio scorso, non è mai partito. Un vero flop del X Municipio che nulla ha fatto in 15 mesi con la giunta Tassone per valorizzare il patrimonio storico, archeologico e artistico del territorio. Non ci sono i soldi, non c'è la competenza, non c'è un minimo di organizzazione e serietà. In compenso, la giunta del X Municipio ha prodotto a raffica delibere per attività sportive e socio-culturali a dir poco imbarazzanti. Solo tra il 26 e il 29 settembre, sono stati approvati (con modalità discutibile, addirittura dichiarando l'immediata eseguibilità delle deliberazioni) i seguenti progetti:

la settimana dello sport (30.500,00 euro)
sport multidisciplinare (10.000,00 euro)
iniziative 'Mare di Roma' (15.000,00 euro)
ambientiamo il X (15.000,00 euro)
ostia sotto il ponte (20.000,00 euro)

Si tratta di deliberazioni di giunta, dunque di carattere politico (PD-SeL) che non hanno affrontato una regolare votazione in aula municipale. Deliberazioni la cui immediata eseguibilità è dipesa da una scelta discrezionale dell’amministrazione, fintamente correlata al requisito dell’urgenza, che non ha mai fornito alcuna adeguata motivazione nell'ambito dello stesso atto. Insomma, le rovine possono aspettare, gli affari no. L'assessore alla cultura (?) Lorenzatti si dovrebbe vergognare. Noi segnaleremo i fatti con un esposto alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza.

lunedì 1 settembre 2014

TASSONE DIMENTICA IL PATRONO DI OSTIA

Nel 2004 Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II proclamò S.Agostino patrono di Ostia e del X Municipio in occasione del 1650° anniversario della sua nascita. Quest'anno, decimo anniversario, evento memorabile per tutto il Municipio, nessun festeggiamento ufficiale nella data della morte di S.Agostino, avvenuta il 28 agosto del 430 a Ippona. Così mentre per tutta l'estate abbiamo assistito in nome della 'cultura e del turismo' ai biliardini sul pontile, alle bancarelle sul lungomare, alla caciara del curvone, ai soldi dell'estate romana regalati a finti dibattiti sulla mafia, a 45mila euro per un concerto degli Stadio (meno di 1.000 persone, 45 euro a testa: più di un normale biglietto...), nulla è stato fatto per ricordare il Patrono di Ostia. Dispiace che una delle parrocchie più importanti di Ostia, Santa Monica, molto impegnata quest'estate tramite il suo vicario parrocchiale a collaborare con il Municipio, abbia dimenticato l'evento per organizzarne altri. In fondo è proprio nella sua più famosa opera, le «Confessioni», tra i massimi capolavori della letteratura cristiana, che S.Agostino narra dei colloqui spirituali con sua madre Monica. Questi si svolgevano nella quiete della casa di Ostia, ancora oggi non identificata negli scavi, tappa intermedia verso la destinazione africana, ricevendone S.Agostino conforto ed edificazione essendo Monica ormai, più che madre, la sorgente del suo Cristianesimo. Monica morì, a seguito di febbri molto alte (forse per malaria), a 56 anni, il 27 agosto del 387 proprio ad Ostia, dove fu seppellita presso S.Aurea. Quale migliore occasione dunque quest'anno per legare le due date? Il nulla. Del resto dal 14 novembre 2005, all'interno dell'aula dove siede ogni settimana il consiglio del X Municipio di Roma Capitale, il Padre della Chiesa è ricordato, nella targa esposta, come 'santo vescovo di Ipponia' e non 'Ippona'. Una nuova città africana, patria dei cavalli? Un Municipio senza cultura, senza un vero assessorato alla cultura, senza uomini di cultura può solo giocare a biliardino tra le bancarelle gustandosi un Calippo e ascoltando Er Piotta, esprimendo addirittura, come ha fatto Tassone, presidente del X Municipio, il proprio gradimento per il concerto di Cristina D'Avena. I puffi sanno...

giovedì 17 aprile 2014

NATALE DI ROMA, MORTE DI AUGUSTO, RESURREZIONE DI PIERO ANGELA

840mila euro per lo spettacolo suoni e luci al Foro di Augusto organizzato dal famoso divulgatore televisivo. Un solo giorno, il 21 aprile, aperto al pubblico (biglietti omaggio? non si sa...) ma per ben 6 mesi a pagamento: pagheranno 10 euro anche i minori di 18 anni o di età superiore a 65 anni che invece i monumenti (in Europa) li visitano gratis. Infatti non è la visita al Foro di Augusto ma un vero show. Per 6 mesi, dal 22 aprile fino al 21 ottobre...

"Tutte le sere (dal lunedì alla domenica ore 21, 22 e 23; durata 40 minuti; max 200 persone) il racconto di Piero Angela sarà trasmesso da un'audio-guida in 5 lingue oltre l’italiano (inglese, francese, russo, spagnolo e giapponese) mentre musica ed effetti speciali saranno diffusi da appositi sistemi audio con cuffie. Le tribune ideate per ospitare il pubblico e l'impianto tecnico necessario (luci, proiettori, computer ecc.) sono realizzati, in accordo con la Sovrintendenza Capitolina, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto visivo sull’area archeologica. Disposte su due file parallele, le tribune sono contenute interamente dal marciapiede di Via Alessandrina e composte da 7 moduli interrotti dalle scale a doppia rampa per un’altezza totale di circa 2,60 metri più il parapetto alto 1 metro"

Zero costi per l'amministrazione ma il 'supporto' delle Banche Tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP Paribas, UniCredit e Banca Monte dei Paschi di Siena. Insomma, Piero Angela non farà spendere un euro al Comune di Roma ma di vantaggi ne avrà tantissimi (economici, di immagine, etc.): provate voi, giovani archeologi disoccupati, a chiedere di poter fare una cosa simile, magari anche meglio. Non sarebbe stato opportuno, nel ricordare il Bimillenario della morte di Augusto (19 agosto 14 d.C.) dare lavoro a una categoria in forte difficoltà organizzando una serie di vere visite del Foro di Augusto, che invece rimarrà chiuso?
Oppure bisogna fare come Piero Angela, lamentarsi come fece il 30 giugno della finta pedonalizzazione di un tratto di via dei Fori Imperiali: «Progetto senza senso. Operazione da vigili e poca cultura». Alla domanda "Secondo lei come dovrebbe affrontare la valorizzazione di via dei Fori Imperiali il sindaco?" lui rispose: «Con Paco Lanciano avevamo studiato un sistema ottico con cui riprodurre virtualmente i monumenti. Di notte per esempio sarebbero un valore aggiunto per la visita del pubblico». E così è stato. Augusto nel frattempo si è rivoltato nel suo Mausoleo cadente, dimenticato dietro l'Ara Pacis.

martedì 11 marzo 2014

OSTIA, VIA DI CASTEL FUSANO: EMERGONO I PRIMI REPERTI ARCHEOLOGICI

Trovati i resti di una villa romana, di un'antica 'fattoria'? Lungo via di Castel Fusano, in occasione dei sondaggi archeologici previsti per il tracciato della nuova pista ciclabile, davanti al Centro Sportivo Longarina (quello acquistato nel 2001 dalla famiglia Totti) sono emerse delle strutture che, a prima vista, possono identificarsi con l'area segnata con il numero 14 nella pianta dell'Heinzelmann. Se così non fosse, sarebbe invece l'ulteriore tassello di una complessa e vasta area archeologica come quella di Pianabella che, a partire all'altezza della stazione di Ostia Antica della Roma-Lido, si protrae fino al Canale dei Pescatori. La nota dolente è che non si conosce il nome della ditta che sta operando sul posto. Neppure un cartello lavori, nulla. Il rischio è che, una volta indagati, i reperti (si intravedono strutture murarie) siano di nuovo interrati, confinando i risultati delle ricerche nel solito faldone polveroso da seppellire negli archivi. Quando capiremo che la ricchezza del territorio va espressa anche con dei segni della memoria, tipo dei pannelli espositivi sul posto? Sarebbe il minimo per giustificare il costo, in termini di soldi pubblici, associato ad ogni sondaggio archeologico.

sabato 8 marzo 2014

OSTIA: IL PROGETTO INCIVILE DI UN MUSEO CIVICO

Imbarazzante la proposta dell'Assessore alla Cultura del Municipio X, Sandro Lorenzatti, di costituire un museo civico ad Ostia mentre a Roma chiude il Museo della Civiltà Romana, insieme al Planetario. Secondo Lorenzatti Ostia evidentemente non è parte di Roma e invece di preoccuparsi, per esempio, di recuperare l'immenso patrimonio archeologico delle ville romane dell'entroterra ostiense, sepolte nel degrado, organizza un incontro di due giorni con i museologi italiani per un progetto inutile. In 9 mesi, nessuna collaborazione con la Soprintendenza locale, nessuna promessa mantenuta sulla valorizzazione degli Scavi di Ostia Antica o dell'area di Pianabella. Senza parlare dell'indifferenza verso le navi romane ancora immerse nell'acquitrino presso il Ponte della Scafa, verso le rovine portate alla luce dietro il Castello di Giulio II, verso le ville romane di Dragoncello, compresa l'ultima rinvenuta a fine 2011 per lavori di un collettore fognario. Almeno 43 siti archeologici del territorio restano dimenticati dall'amministrazione Capitolina. Nessuna considerazione istituzionale dell'Opus Sectile di Porta Marina esposto nel Museo Nazionale dell'Alto Medioevo all'EUR, una straordinaria decorazione a intarsio di marmi colorati unica in Italia. Nessuna considerazione istituzionale del recupero dei resti emersi durante i sondaggi archeologici preventivi delle opere pubbliche (p.es., milioni di euro spesi presso la rotonda di Ostia Antica e l'area della scuola presso via Pericle Ducati). Valorizzare il territorio non significa farne una vetrina di accademici seminari senza futuro. Lorenzatti è a conoscenza del degrado della Villa di Plinio dentro Castel Fusano, dove da pochi anni sono terminati importanti scavi? Lorenzatti è a conoscenza dei furti ormai quotidiani che avvengono sul territorio lasciato in balìa dei tombaroli per le enormi difficoltà degli ispettori della Soprintendenza a controllarlo? La valorizzazione del territorio può esserci solo con fatti concreti, non con le promesse.

venerdì 7 marzo 2014

TURISMO AD OSTIA: OSCAR PER "LA GRANDE BRUTTEZZA"

L'Associazione Severiana pur fornendo la massima collaborazione alla Società Il Librario s.a.s. di Tullio Catalano e pur riconoscendo il massimo impegno da parte della pubblica amministrazione nella persona del dr. Claudio Saccotelli, direttore del Municipio X, per la riuscita dell'evento, ritira la sua presenza dal progetto Carrus Navalis Ostiensis e dalla sfilata carnevalesca del 9 marzo 2014 sul lungomare di Ostia. Il ritiro è una formale protesta contro le imbarazzanti politiche di rilancio turistico caparbiamente imposte e non condivise con gli operatori del settore da parte dell'attuale giunta del Municipio X ed in particolare del presidente del Municipio X, Andrea Tassone e della sua collaboratrice Monica Valeri, mai attiva nel dialogo con le associazioni. L'evento del Carnevale, voluto dal Municipio X, doveva essere l'inizio di una nuova visione del turismo, riportando in auge la tradizione del Carrus Navalis (da cui il Carnevale prende nome) e del Navigium Isidis documentato dai ritrovamenti ad Ostia Antica. La politica del Municipio ha invece osteggiato in ogni modo possibile il progetto, disattendendo di fatto le condizioni che lei stessa ha imposto nell'avviso pubblico, per motivi a noi sconosciuti. Il Litorale romano merita un serio rilancio del turismo, forte della sua millenaria cultura e non questi protagonismi istituzionali tipici del peggior avanspettacolo.

martedì 21 gennaio 2014

OSTIA, 64.000 EURO PERSI E LA GROTTESCA DIFESA DEL MUNICIPIO

Siamo stati noi, l'Associazione Culturale 'Severiana', a scoprire che il Municipio X ha sprecato ben 64mila euro per la promozione turistica e culturale del nostro territorio. Cosa gravissima in un periodo di vacche magre soprattutto per la cultura. Notizia, quella di aver perso i soldi, che il Municipio sapeva dal 12 dicembre 2013 ma che ha dovuto rivelare solo il 9 gennaio 2014 dopo nostra pressione. A difesa di questo pessimo operato, si è eretto l'attuale vice-presidente, Sandro Lorenzatti (assessore alla Cultura), facendo però una gran confusione e non dicendo tutta la verità documentata da atti della sua stessa giunta.

LA VERITA' (come da d.d. n.2393 del 15.10.2013)
  • in data 05.6.2013 l'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA ha approvato i progetti per la valorizzazione turistica e culturale del Municipio X chiedendone conclusione e rendicontazione entro il 30.9.2013;
  • in data 11.9.2013 l'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA ha comunicato al Municipio X lo spostamento dei termini di rendicontazione al 30.10.2013;
  • in data 25.9.2013 il presidente del Municipio X, Tassone, ha richiesto all'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA "di ricalibrare le iniziative proposte sulla base degli intervenuti cambiamenti" (=avvicendamento degli incarichi politici ed amministrativi di 3 mesi prima!) chiedendo al 31.12.2013 la proroga dei termini di conclusione e rendicontazione;
  • in data 10.10.2013 la giunta municipale ha deliberato di pubblicare un nuovo avviso, annullando i due progetti iniziali, e proponendo 9 nuovi progetti, fissandone realizzazione e rendicontazione al 31.12.2013 in attesa della concessione della proroga;
  • in data 15.10.2013 è stato pubblicato l'avviso con scadenza 25.10.2013 per la presentazione delle offerte;
  • in data 12.12.2013 l'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA ha negato la proroga.
LA VERSIONE DI LORENZATTI (senza documentazione riscontrabile)
La nuova giunta si è insediata il 24 giugno, è cambiato il quadro dei dirigenti, a luglio si è accertata l’impossibilità di realizzare i progetti iniziali nelle scadenze previste, non erano disponibili fondi, si è chiesto a Sviluppo Lazio di concedere una proroga e, in attesa di una risposta, si è proceduto alla pubblicazione di un avviso per rendere pubblica la partecipazione, ricevendo otto diverse proposte. "Purtroppo, Sviluppo Lazio ha confermato l’impossibilità di concedere una proroga, e siamo stati costretti a revocare il bando".

CONCLUSIONI
  1. fondi:   il 25.9.2013 si erano reperiti i fondi municipali, altrimenti non si sarebbe potuto procedere alla richiesta di proroga.
  2. tempi:   fissando il termine della presentazione delle offerte al 25.10.2013 si riteneva che entro il 31.12.2013 si potevano realizzare e rendicontare i progetti.
  3. domanda: se a luglio già si era certi che sarebbe stato necessario un nuovo bando e che comunque i fondi si sarebbero trovati, considerata la scadenza di fine settembre (poi prorogata al 30 ottobre), identica a quella adottata ad ottobre, perché il bando si è fatto solo il 15.10.2013 perdendo ben 3 mesi? Negligenza o incapacità?

A Lorenzatti sfugge il fatto che, per il principio della continuità amministrativa, non interessa al cittadino e alla cultura se una giunta politica si avvicenda ad un'altra giunta politica: i 64mila euro erano disponibili da parte della Regione Lazio a giugno 2013 (mediante l'agenzia Sviluppo Lazio SpA) e questo Municipio non è riuscito ad averli né a spenderli. Punto e basta. A Lorenzatti ricordiamo inoltre che questa giunta ed il suo assessorato sono invece riusciti a fare e ad assegnare altri bandi di gara nonché a reperire fondi in meno di 10 giorni e per esempio ancora non è chiaro come siano stati assegnati in fretta e in furia ben 40mila euro per discutibili attività in occasione delle feste di fine anno. La scusa delle tempistiche e dei fondi non rispettati dalla precedente giunta, scusa recitata da Lorenzatti, è ridicola e grottesca se confrontata con il suo recente operato.
Lorenzatti non si prende alcuna responsabilità ma insinua irregolarità amministrative della precedente giunta, indicando motivazioni da codice penale. Se così fosse, se questa giunta vuole veramente fare 'trasparenza amministrativa', se veramente Sviluppo Lazio SpA è stata così incauta da assegnare fondi al Municipio in assenza di regolarità amministrativa o addirittura non controllando le fasi successive (tempistiche e fondi), ci aspettiamo che ora Lorenzatti avvii un procedimento amministrativo e/o penale, denunciando alle autorità preposte quello che sostiene. Ricordiamo che Lorenzatti è un pubblico ufficiale e che l'articolo 361 del Codice Penale punisce il pubblico ufficiale che "omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni". In fondo, questa è la linea che sostiene il presidente del Municipio, Tassone, invitando i cittadini a rivolgersi ai Carabinieri di Ostia (in via dei Fabbri Navali) per ogni dubbio sulle attività svolte dal Municipio: "è tutto attenzionato dalle forze dell'ordine".
Se si tratta di illecito amministrativo, Lorenzatti si rivolga dunque all'Ente appaltante (Sviluppo Lazio SpA) chiedendo chiarimenti per approfondire la questione.
Se si tratta di un reato di pubblici agenti contro la pubblica amministrazione (in particolare, da come Lorenzatti descrive i fatti: Art. 316-bis, Malversazione a danno dello Stato; Art. 316-ter, Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato), Lorenzatti denunci all'autorità giudiziaria quanto a sua conoscenza.
Se invece Lorenzatti, come crediamo, non farà nulla di tutto questo, presenteremo noi un esposto.
Questo gioco di far risultare gli altri cattivi senza andare fino in fondo ma solo per scaricare le proprie colpe, ci ha ampiamente stufato. Resta solo un fatto: questo Municipio, non essendo in grado di assicurare continuità amministrativa, ha perso 64mila euro. Lorenzatti se ne faccia una ragione e risponda con fatti senza fare chiacchiere. Al contrario, il nostro esposto è già pronto.

P.S. - Lorenzatti non capisce molto di diritto amministrativo. Dichiara che il Municipio avrebbe dovuto fare un avviso pubblico. Il Municipio ha già risposto a un “Avviso pubblico per manifestazione d’interesse. Concessione di contributi per la valorizzazione turistica del litorale del Lazio” in qualità di soggetto partecipante che aveva ben chiaro che le attività dovevano essere concluse e rendicontate a Sviluppo Lazio entro e non oltre i tempi stabiliti. Questo Municipio, con Lorenzatti e Tassone, ha avuto ben due direttori, avvicendatisi tra di loro, che hanno seguito la vicenda: Rodolfo Murra e Paolo Sassi. Oggi, diventato direttore Claudio Saccotelli, il primo (Murra) siede in Comune come Capo dell'Avvocatura Capitolina, il secondo (Sassi) è, sempre dentro l'Avvocatura Capitolina, l'unico Dirigente Amministrativo: possibile che questi due campioni in diritto amministrativo non siano riusciti a trovare una soluzione con Lorenzatti affinché non si perdessero 64mila euro?

P.P.S. - A Lorenzatti, sapendo che ci legge, facciamo l'ultima domanda: su quale fondo di spesa sono rimasti i 12.800 euro del co-finanziamento municipale impegnati con d.d. n.3053 del 27.11.2012? Nella nostra denuncia non c'è alcuna difesa o attacco politico ma la volontà di non buttare soldi per incapacità o negligenza.

giovedì 16 gennaio 2014

OSTIA, E' CONFERMATO: LA GIUNTA TASSONE HA BUTTATO VIA 64.000 EURO PER LA CULTURA

Abbiamo avuto la conferma: il X Municipio ha buttato via 64.000 euro destinati alla promozione turistica e culturale del litorale romano assegnati a giugno dall'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA. Una vergogna amministrativa che grida vendetta. A comunicarlo alla Associazione 'Severiana', la dirigente del X Municipio, Loredana Betti (prot. CO-n.4173 del 14 gennaio 2014), che, dopo averci informato che la società Sviluppo Lazio SpA non ha accolto una raffazzonata richiesta di proroga presentata dal presidente Tassone, ha aggiunto: "Si precisa che la società Sviluppo Lazio non ha versato il dovuto al Municipio, nè questi, in considerazione dello svolgersi dei fatti, ne ha richiesto l'accredito" (1). Soldi buttati di cui nessuno avrebbe parlato se non lo avessimo richiesto il 3 gennaio 2014. Strano, perché la comunicazione di diniego della società Sviluppo Lazio SpA era giunta il 12 dicembre 2013, come si evince dalla determinazione dirigenziale CO/16/2014 (2). Questa è trasparenza amministrativa? Addirittura il capogruppo del PD municipale, Sesa, aveva dichiarato il 13 gennaio, al Messaggero: «I fondi non sono stati impiegati. Non ne conosciamo le ragioni ma è verosimile che le associazioni individuate non abbiano presentato tutte le carte in regola come richiesto dal bando». Sull'argomento tace il presidente del Municipio, Tassone, e tace l'assessore alle Politiche Culturali, Lorenzatti. Dovrebbero infine spiegarci come è stato possibile, secondo loro, rispondere all'Avviso Pubblico del 15 ottobre 2013, con scadenza il 25 ottobre, senza esser stato pubblicato l'avviso presso l'Albo Pretorio del Comune di Roma, come dovuto per legge. Di solito infatti la pubblicazione presso l'Albo Pretorio dura almeno 15 giorni, quelli previsti per legge per consentire a tutti di partecipare. Ricordiamo che tra le otto società che avevano comunque risposto all'Avviso Pubblico c'è anche la Deligo Srl, utilizzata da Tassone nella sua campagna elettorale.

(1) risposta del municipio
(2) determinazione dirigenziale avviso pubblico

giovedì 2 gennaio 2014

OSTIA: 'SCOMPARSI' 64MILA EURO PER LA PROMOZIONE TURISTICA

Ben 9 iniziative per la valorizzazione turistica del Litorale romano dovevano essere finanziate e realizzate, con tanto di rendicontazione, entro il 31 dicembre 2013. Invece la cospicua somma di 64.000 euro è scomparsa nel nulla. Un vero e proprio scandalo, considerato che già un anno prima (il 30 ottobre 2012) erano stati approvati due progetti con quei fondi, di cui 51.200 euro coperti da contributo regionale e 12.800 euro dalla quota di co-finanziamento municipale. Con l'arrivo a giugno 2013 del nuovo presidente del Municipio X di Roma Capitale, Andrea Tassone, si è pensato invece di stravolgere tutto: frammentare i due progetti in 9 iniziative e spostare la data al 31 dicembre. Il risultato? Nessuna iniziativa e soldi 'scomparsi'.
Tutto ha avuto origine con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 135/2012 con la quale si è affidato a Sviluppo Lazio S.p.A. (l'Agenzia regionale del Lazio per lo sviluppo del territorio) l’attuazione di un programma di interventi di promozione turistica da realizzarsi sulla base di proposte fornite dai Comuni del Litorale laziale, tra cui l'ex- XIII Municipio. In data 5 giugno 2013 Sviluppo Lazio S.p.A., a un anno dal bando, ha comunicato l'approvazione dei due progetti, proprio nei giorni in cui Tassone si insediava come nuovo presidente del Municipio, esigendone però l’espletazione entro il 30 settembre e la rendicontazione entro il 30 ottobre. Tassone invece il 25 settembre 2013 ha chiesto a Sviluppo Lazio S.p.A. una ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2013, facendo pubblicare il 16 ottobre 2013 un nuovo bando di gara che non teneva conto dei due progetti approvati ma che si articolava su 9 iniziative poco attinenti al bando iniziale.
Questo nuovo bando è stato pubblicato prima che Sviluppo Lazio S.p.A. concedesse la proroga al 31 dicembre ed è stato pubblicato in modalità anomala, visto che non è presente presso l'Albo Pretorio del Comune di Roma. Tra l’altro fissava la data di scadenza delle proposte al 25 ottobre 2013, solo 10 giorni dopo la delibera dirigenziale firmata dal direttore del municipio (nr.rep. CO/2393/2013, nr.prot. CO/108088/2013).
Ad oggi, 2 gennaio 2014, non risultano esser stati assegnati i 64.000 euro né risultano esser state autorizzate, realizzate e rendicontate al 31 dicembre le 9 iniziative del bando. Neppure si conosce se Sviluppo Lazio S.p.A. abbia concesso la proroga. Dubitiamo che l’attuale giunta municipale si sia fatta sfuggire questi fondi visto che ha lamentato la scarsità di risorse, cosa che sarebbe comunque grave. Il sospetto è che siano stati dirottati su nuovi bandi usciti nelle settimane scorse e di cui non si specifica la fonte di finanziamento, relativi sempre alla promozione turistica del Litorale romano. Per questa ragione l’Associazione Culturale Severiana chiederà Accesso Civico agli atti pubblici (ma che pubblici non sono) per fare luce sulla ennesima mancanza di trasparenza amministrativa, dovuta per legge, di questa Giunta.