venerdì 13 dicembre 2013

HOSTIA: DEUS LO VULT, NUJE MPÓ DEMÊN

Il Borgo di Ostia Antica scambiato per le Mura di Gerusalemme? Furono le masnade di pellegrini, durante la Prima Crociata, a storpiare il grido di battaglia coniato in latino da Pietro l'Eremita. Ora ci pensa l'assessore alla Cultura del Municipio X, Sandro Lorenzatti, che si fa scappare lo stesso incitamento bellico: "Deus lo vult", invece del corretto "Deus vult". Per ora hanno risposto all'appello solo finti Templari di Pomezia, provenienti dalla Tenuta di Sant'Eramo, ma qualcuno giura che presto arriverà anche il famoso condottiero, Uguccion de la Faggiola. Così, nel desolante scenario che da due domeniche fa da sfondo (non viceversa) al Borgo di Ostia Antica, riecheggiano plastificati combattimenti medievali che nulla c'entrano con il contesto rinascimentale. Una giunta municipale che ha sempre osteggiato gli osceni parchi a tema sulla Roma Imperiale di 'Alemanna' memoria ora pedonalizza un gioiello monumentale riducendolo a un set cinematografico, mentre tutt'intorno cerca di prendere forma un'accozzaglia di iniziative: dalla raccolta fondi per gli alluvionati in Sardegna, all'esposizione di arti figurative, all'inevitabile dibattito riempibuco con esponenti politici. L'ultima speranza è che non si presenti il presidente del Municipio, Andrea Tassone, a convincerci che si è voluto valorizzare con queste scelte il "borgo medievale di Ostia Antica": l'ha già detto troppe volte non sapendo che il borgo è 'rinascimentale'. Di certo il sindaco Marino non verrà a pedalare come sul lungomare, anche se solo per un giorno. Di certo non vedremo mai alcun assessore in bicicletta. Di certo la gente preferirà, se è bella la giornata, andare al mare. Di certo non serviva pedonalizzare l'area ma portarci contenuti. Di certo molte associazioni del territorio si sono tirate indietro vista la totale mancanza di idee e di un'organizzazione. Pietro l'Eremita diede vita alla Crociata dei Pezzenti assieme a cavalieri come Gualtiero Senza Averi. Oggi, senza idee e senza soldi, s'inscena la stessa tragedia: "Deus lo vult".


sabato 7 dicembre 2013

PASOLINI AD OSTIA MUORE SEMPRE DUE VOLTE

9 dicembre 1973: sono passati 30 anni da un memorabile articolo di Pasolini. Che ci fa riflettere. Pier Paolo Pasolini non è morto all'Idroscalo di Ostia. Neppure il suo corpo è stato ritrovato lì. Pier Paolo Pasolini è morto chissà dove ed il suo corpo è stato ritrovato a poche centinaia di metri da Tor San Michele presso un campetto da calcio. Mai Pasolini avrebbe voluto un suo 'museo' dentro la torre, mai Pasolini avrebbe voluto ancor più emarginare l'abitato dell'Idroscalo con il ricordo della sua morte. Il corpo di Pasolini fu trovato il 2 novembre, il giorno dei morti e questo autorizza gli impreparati e sgarbati amministratori pubblici preposti alla cultura a fare, in quel giorno, o passerella davanti alla sua misera lapide o proclami autorefenziali di quel che 'faranno' per il ricordo del grande intellettuale felsineo. In realtà per loro, da destra a sinistra, rimane sempre 'un frocio comunista'.
Quest'anno si è raggiunto il limite. Da Pasolini non è venuto nessuno: il sindaco pedalava altrove, gli altri facevano affari dentro stanze segrete. Peggio di tutti i signori impreparati e sgarbati del municipio di Ostia, quelli che continuano ad usare in maniera impropria parole che esprimono valori come sinistra e libertà. Questi signori hanno usato i mezzi di comunicazione per metterci una toppa. Per il prossimo anno avrebbero organizzato la 'settimana pasoliniana', ai primi di dicembre doveva esserci il 'premio pasolini', subito si sarebbero attivati per "ottimizzare lo stato e la segnaletica relativa i luoghi e i monumentti dedicati a pasolini". Abbiamo scritto Pasolini con la 'p' minuscola perché nulla di tutto ciò hanno fatto. Addirittura l'ignoranza è arrivata a coniare per Pasolini l'osceno epiteto di 'genius loci', lo 'spirito del luogo' di romana memoria, non conoscendone l'intrinseco significato e non conoscendo il perché Pasolini frequentasse Ostia. Pasolini non è il loro 'fratello e cittadino' ma la loro vittima, il capro espiatorio della loro arroganza.
Lo aveva già scritto proprio Pier Paolo Pasolini in un passaggio dell'articolo del Corriere della Sera pubblicato il 9 dicembre del 1973, poi incluso nei suoi 'Scritti Corsari': "Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano; il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto la televisione), non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata bruttata per sempre".
Pensano davvero questi impreparati e sgarbati signori che usando i mezzi di informazione come toppe del loro vuoto, divulgando abominevoli e prezzolati spettacoli, battendosi il cinque tra di loro, di far parte di un processo di acculturazione?
Quando Pasolini scrisse era il 1973, era il tempo dell'austerity, era il tempo delle prime domeniche senza auto, "dei centri città restituiti ai passanti ed alle biciclette", dei veri uomini di sinistra come Berlinguer, del vero impegno civile fondato sul sacrificio e sul valore della cultura. Oggi ad Ostia si usa Pasolini per mistificare tutto questo, anche con le biciclettate. Ad Ostia, ogni anno, Pasolini muore sempre due volte.

domenica 6 ottobre 2013

OSTIA, AREA PEDONALE: DA 'MARE IN VISTA' A 'MURO IN VISTA'

Correva l'anno 2011 quando nessuno si era mai azzardato a fare del lungomare di Ostia una pedonalizzazione. Correva l'anno 2011 quando Baficchio e Sorcanera venivano uccisi ad Ostia. Correva l'anno 2011 quando tutti contestarono l'idea di Stefano Salvemme, poi messa in pratica da molte associazioni, senza prendere un soldo, senza alcuna partecipazione dei politici locali che, appunto, oggi inneggiano al Lungomuro. Quello di Ostia Ponente è il lungomare delle spiagge libere, dei chioschi andati a fuoco, della gente di Nuova Ostia, della vera anima di Ostia. E proprio la gente del posto, non il codazzo di portaborse e politici ad inseguire il sindaco ciclista, scese per strada dandoci una mano. Perché solo così si riqualifica un'area, non con le pagliacciate (costose) di questi giorni. Non avevamo neppure la Polizia Municipale che ci chiudeva i varchi. Oggi, si fanno venire i rinforzi da Roma pagando gli straordinari. La memoria non va in ferie. Questo bellissimo filmato di Paula Filipe de Jesus serve a ricordare quei bei momenti. L'esperienza si è poi ripetuta con successo anche l'anno dopo: di quale innovazione oggi parlano questi signori?


martedì 1 ottobre 2013

TEATRO DEL LIDO: SOPRATTUTTO 'PARTECIPAZIONE' POLITICA

Oggi riapre il Teatro del Lido e sarà gran festa. Non è un successo dei cittadini ma neanche un successo del centrosinistra e tantomeno di queste neo-elette giunte comunale e locale (attuale X Municipio) che in 100 giorni hanno prodotto solo protagonismo in sella a una bicicletta. Ci domandiamo, è tutto in regola per l'apertura?
L'inizio di questa novella a lieto fine del Teatro del Lido, dopo 3 anni di occupazione 'concordata' grazie alla politica, è la delibera di Giunta Capitolina nr.177 del 19/06/2012, partorita da Alemanno a gran fatica. La cosiddetta delibera 'Gasperini', che ha istituito un unico organo per tutti i teatri pubblici di Roma, la Casa dei Teatri, sotto il controllo di Zétema, la società del Comune di Roma che si occupa della gestione dei musei e dell'organizzazione di mostre ed eventi culturali.
Una delibera contestata sia a destra che a sinistra, come già risultava dalle dichiarazioni di quei giorni:

  • Silvio di Francia (PD, ex-assessore alla Cultura del Comune di Roma, con Veltroni, già Presidente di Zétema nel 2006): "Per mettere in piedi dei teatri ci sono voluti anni di fatica, ora invece si smantella tutto in nome di piccoli interessi di bottega".
  • Umberto Croppi (PdL, ex-assessore alla Cultura del Comune di Roma, con Alemanno): "Questa influenza della politica, compresa la gestione affidata a Zètema, li priva della loro autonomia".
  • Giulia Rodano (IdV, ex-assessore alla Cultura e Spettacolo della Regione Lazio, con Marrazzo): "E' l’ennesimo pretesto per spartirsi le poltrone e utilizzare le risorse pubbliche della cultura a scopo partitocratico".

Inoltre, tale delibera, ha stabilito che la programmazione delle attività culturali del Teatro del Lido, a differenza degli altri teatri pubblici, non sia oggetto di bando pubblico da parte del Dipartimento Cultura. Il risultato di questa scelta è che il Teatro del Lido è pubblico ma tutti lo pensano privato perchè si è scelto di mantenere una continuità con la precedente gestione, prima che Alemanno nel 2008 chiudesse il teatro. Ciò ha prodotto solo una nota positiva: gli ex-lavoratori del Teatro del Lido sono stati riassunti a tempo indeterminato dalla Zétema a partire dal 1 aprile 2013.
Oggi riapre il Teatro del Lido e sarà gran festa, con la parata di tutti i politici, ma non si alzeranno le stesse voci critiche di un anno fa, perchè, ora, è tutto sistemato, grazie proprio a quella scellerata delibera contestata da tutti. Tace anche Silvio di Francia, che l'8 settembre 2013 è stato scelto dal sindaco Marino come "tredicesimo assessore" per i diritti civili e l'orientamento sessuale, al costo di 70 mila euro l'anno. Nessuno solleva più dubbi sull'effettiva trasparenza di questa operazione culturale nell'attuale X Municipio. Il principale nodo da sciogliere rimane il 'Contratto di Affidamento Servizi'. Attualmente, per quanto ci risulta, la vigilanza, le operazioni di apertura e chiusura degli spazi, assicurazioni, utenze, etc. sono in capo a Zètema Progetto Cultura S.r.l., mentre gli altri servizi, connessi alla programmazione delle attività del Teatro (quali ad esempio il servizio di biglietteria, il servizio di sala, il servizio di pulizia, i servizi tecnici di palcoscenico, la manutenzione ordinaria ecc.) sono in carico agli affidatari. Tutto questo per dare "continuità a professionalità che hanno svolto il servizio di promozione dei Teatri e hanno tenuto i rapporti con le associazioni del territorio per conto del precedente gestore". Tutto bene, ma a quali costi per la collettività? A quali garanzie di qualità di servizio? Questi criteri non possono essere espressi solo per volontà politica, tramite delibere di giunta e non di tutta l'Assemblea Capitolina. Purtroppo invece così è stato.
Oggi riapre il Teatro del Lido e sarà gran festa, ma se si consulta il sito ufficiale non si trova nulla alla voce 'Direzione Artistica' perché in realtà, per il Teatro del Lido, a differenza degli altri teatri pubblici, c'è un 'Comitato  Artistico'. In altre parole, se per il Teatro di Tor Bella Monaca, la Direzione Artistica è affidata al famoso attore Alessandro Benvenuti, per il Teatro del Lido abbiamo 5 nomi: Chiara De Angelis (Arti visive), Cristiano Petretto (Teatro), Giorgia Celli (Danza), Paola Sacco (Formazione e territorio) e Sabrina Spadazzi (Musica), tutti parte e/o legati all'altro centro culturale del X Municipio, Affabulazione, anch'esso occupato nel lontano 1992 e così rimasto.
Oggi riapre il Teatro del Lido e sarà gran festa, anche per Filippo Lange, diventato consigliere municipale per SeL, anima di tutta questa operazione 'culturale'.

mercoledì 31 luglio 2013

OSTIA, PONTE DELLA SCAFA: LA NUOVA GIUNTA LASCIA A MARCIRE LE NAVI

Marciscono sott'acqua, da 2 anni, i resti delle navi romane rinvenute durante i sondaggi preventivi per la realizzazione del Ponte della Scafa. Un ponte che, con estrema disinvoltura, Andrea Tassone, presidente dell'attuale X Municipio, ha dichiarato ieri che non si farà più. Si dovrà studiare un ulteriore nuovo progetto e forse a settembre se ne comincerà a parlare. Dove sono dunque finiti, scomparsi, dileguati i soldi previsti per salvare questi preziosi reperti con cui tutti si sono riempiti la bocca? E pensare che neppure un mese fa Paola Germoni della Soprintendenza di Roma, nonchè direttore scientifico dei lavori, ci aveva rassicurato: "la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma è in attesa della ripresa del cantiere di scavo da parte di Roma Capitale. La progettazione delle opere prevede l'asportazione dell'imbarcazione e la costruzione di un contenitore temporaneo, con fondi di questo ufficio, per lo stoccaggio dei legni bagnati da sottoporre a cicli di lavaggio e desalinizzazione". Le due versioni non tornano. Visto che la nuova giunta municipale ha un archeologo, Sandro Lorenzatti, come Assessore alla Cultura, sarà lui che saprà risponderci? Dove sono finite tutte le belle parole da campagna elettorale sul rilancio turistico del territorio, sulla valorizzazione del patrimonio archeologico? Neppure una parola di accompagno è seguita all'annuncio di Tassone da parte di Lorenzatti. In realtà il pessimo progetto di questo nuovo ponte ebbe origine proprio dal PD di Tassone (la coppia Veltroni-Marrazzo), che rinunciò a prendere in considerazione il raddoppio dell'esistente ponte. Non solo, ma il pessimo progetto ebbe poi lo sblocco grazie alla firma di Filiberto Zaratti, nel 2008 Assessore all'Ambiente della Regione Lazio, di cui Lorenzatti era il Capo Segreteria. Una funzione però ce l'ha l'annuncio rilasciato da Tassone: garantire che non venga bloccato il progetto dell'ampliamento del Porto di Ostia che proprio sull'adeguamento del Ponte della Scafa basa il suo piano di mobilità. Così, mentre il Porto di Ostia è nell'occhio del ciclone per le indagini sulle infiltrazioni malavitose, la neo giunta ostiense preferisce pensare a garantire l'arrivo di moderne navi piuttosto che tutelare la conservazione di quelle antiche. De fou juge, briève sentence.

(nella foto: i teloni che proteggono la fossa colma d'acqua dove marciscono i resti delle navi)

sabato 22 giugno 2013

OSTIA, FIUME TEVERE: 'CACIARA' OFF-LIMITS

Grande successo dell'iniziativa, navigando il Tevere, alla ricerca delle torri costiere, delle storie e della fauna del fiume. Un'iniziativa nata a corredo della mostra fotografica sulla bonifica dell'Isola Sacra narrata dal libro di Lausdei "Litorale Romano - La bonifica", un libro richiesto anche dalla Soprintendenza di Ostia. La  qualità della ristorazione locale e l'esperienza della gente del fiume hanno infine contribuito ad arricchire una giornata densa di emozioni una volta tanto non regalate dal mare e dalla 'caciara' di Ostia. Niente rombi di moto scoppiettanti, niente ritmi latino americani, niente mercatini e cocomerari: solo il silenzio del vento. Squallido purtroppo l'abbandono in cui è lasciato il canale di Fiumicino nel tratto da Capo due Rami e il viadotto di via dell'Aeroporto di Fiumicino, segno della politica di un territorio che invoca il turismo ma che si limita a proporre alberghi e residence. Sul fiume, oggi, si è respirata finalmente aria buona.

mercoledì 19 giugno 2013

OSTIA, 22 GIUGNO: TORRI COSTIERE, NAVIGAZIONE TEVERE, STORIA DELLA BONIFICA E PIATTI TIPICI.

Le torri costiere raccontate tramite le pagine dello storico Guglielmotti, la gita in battello da Tor Boacciana fino alla foce del Tevere, la bonifica dell'Opera Nazionale Combattenti all'Isola Sacra narrata dal libro di M.Lausdei "Litorale Romano - La bonifica", la bellezza delle rive del fiume e il sapore delle anguille cucinate come una volta accompagnate da piatti tipici di mare e fiume. Queste alcune delle sorprese che riserverà l'incontro del prossimo 22 giugno presso l'area messa a disposizione dal cantiere 'Iniziative Nautiche' a ridosso del Ponte della Scafa, dove, un anno fa, vennero rinvenute due navi romane e le antiche strutture del molo di Ostia. Un'occasione unica per conoscere questo territorio grazie alle storie di chi ci vive da sempre. Un viaggio a ritroso nel tempo, con parole ed immagini piene di emozioni.

  • data: sabato 22 giugno 2013
  • luogo d'incontro: parcheggio a destra prima del Ponte della Scafa, procedendo da Ostia verso Fiumicino (http://goo.gl/maps/oCdgI)
  • programma: 10:30 - partenza gita in battello; 12:00 - visita mostra fotografica; 13:00 - pranzo 
  • prezzo30 euro a persona, che includono: (1) iscrizione all'Associazione 'Severiana' (2) visita guidata Tor Boacciana e torri costiere (3) gita in battello da Tor Boacciana fino alla foce del Tevere (4) visita ed accesso alla mostra fotografica della bonifica dell'Opera Nazionale Combattenti all'Isola Sacra narrata dal libro di M.Lausdei "Litorale Romano - La bonifica" (5) pranzo a base di piatti tipici di fiume e di mare presso il ristorante interno al cantiere 'Iniziative Nautiche' (6) bonus per visita guidata agli scavi di Ostia Antica (7) brochure
  • prenotazione: obbligatoria, numero di posti: 40, inviando una mail a info@severiana.it
Andrea Schiavone - Il Presidente

(in foto: Tor Boacciana, Anderson 1800 ca. Archivi Alinari-archivio Anderson, Firenze)

martedì 11 giugno 2013

OSTIA, 15 GIUGNO TOR BOACCIANA: ANNULLATO L'EVENTO PER CHIUSURA DELLA VIA C.COLOMBO

Annullato l'evento di sabato 15 giugno 2013 a Tor Boacciana a causa della parata di motoveicoli Harley Davidson lungo la via Cristoforo Colombo. Infatti la carreggiata centrale  in direzione Roma sarà chiusa da Piazzale Cristoforo Colombo per 3 km fino all'Infernetto, a partire dalle ore 6:30, per consentire l'allineamento di 2.500 moto in blocchi da 500. Poiché la parata, la cui partenza è prevista per le ore 8:30, provocherà la completa interdizione al traffico della via C.Colombo per ore, al fine di evitare disagi ai partecipanti alla visita di Tor Boacciana, l'evento culturale della nostra associazione sarà rinviato al 22 giugno 2013. Esprimiamo con il presente comunicato il nostro dissenso verso manifestazioni così impattanti per il territorio già devastato dal punto di vista della mobilità e della viabilità.

giovedì 23 maggio 2013

15 GIUGNO: PER LA PRIMA VOLTA, INCONTRO SUL TEVERE A TOR BOACCIANA


Le torri costiere raccontate tramite le pagine dello storico Guglielmotti, la bonifica dell'Opera Nazionale Combattenti all'Isola Sacra narrata dal libro di M.Lausdei "Litorale Romano - La bonifica", la bellezza delle rive del fiume e il sapore delle anguille cucinate come una volta. Queste alcune delle sorprese che riserverà l'incontro del prossimo 15 giugno presso l'area messa a disposizione dal cantiere 'Iniziative Nautiche' a ridosso del Ponte della Scafa, dove, un anno fa, vennero rinvenute due navi romane e le antiche strutture del molo di Ostia. Un'occasione unica per conoscere questo territorio grazie alle storie di chi ci vive da sempre. Un viaggio a ritroso nel tempo, con parole ed immagini piene di emozioni.
L'incontro è pubblico e gratuito ma è necessaria la prenotazione inviando nome e cognome all'indirizzo: info@severiana.it

Il Presidente
dr.Ing. Andrea Schiavone

(in foto: Tor Boacciana, Anderson 1800 ca. Archivi Alinari-archivio Anderson, Firenze)

mercoledì 15 maggio 2013

X MUNICIPIO (ex-XIII), DRAGONCELLO: UN ETTARO DI VILLA ROMANA ABBANDONATA DA 2 ANNI

21 mesi di abbandono e di nuovo i papaveri tornano a fiorire sui resti della villa romana rinvenuta a settembre 2011 presso via Alfredo Ottaviani a Dragoncello. E' forse la più importante tra le numerose ville rustiche della zona impiegate ad uso produttivo, collegate tramite un ottimo reticolo viario non solo con la via Ostiense ma anche con un approdo fluviale sul Tevere. Alcune vere fattorie d'età repubblicana sopravvissute fino al II sec. a.C., altre ville residenziali e rustiche a partire dal III sec. a.C. e fino al pieno impero. Nella villa di via Ottaviani si nota con chiarezza, seppure l'abbandono sia totale e gli scavi eseguiti non bene segnalati, un cortile centrale con portico, un settore residenziale con vani e una zona di servizi con ambienti pavimentati in cocciopesto. Un ambiente rettangolare di quest'ultima zona è caratterizzato da muri rivestiti anch'essi in cocciopesto e tre ampi pilastri, più una rampa d'ingresso. Potrebbe esser stato un vano adibito alla conservazione dei prodotti agricoli e la rampa aver avuto funzione di facilitare l'ingresso per le operazioni di movimentazione di piccoli mezzi di trasporto. Dunque, horreum rusticum di cui trattano gli autori antichi (Catone, Columella, Plinio, Vitruvio) o magari una cisterna, visto che al suo interno è presente una canalizzazione? La superficie complessiva della villa è di quasi un ettaro ma è molto difficile ricostruirne l'impianto perchè l'abbandono è totale. Anche i lavori del collettore fognario che dal vecchio depuratore in fondo a via Ottaviani doveva giungere a via di Dragoncello e che hanno portato alla luce la villa, sono scomparsi. Quanti soldi pubblici si sono buttati via per non avere nulla e per aver esposto al degrado antiche strutture conservatesi per millenni?

venerdì 19 aprile 2013

OSTIA FESTEGGIA IL 2766° NATALE DI ROMA


Domenica 21 aprile anche Ostia festeggerà il 2766° Natale di Roma. L'associazione culturale Severiana organizzerà per tale data una visita agli Scavi di Ostia Antica, con appuntamento alle ore 10:00 davanti alla biglietteria. Poiché il Ministero e il Comune di Roma hanno deciso di mantenere inaltaerato il prezzo del biglietto d'ingresso (8 euro, escluse le fasce di età sotto i 18 anni e sopra i 65), la Severiana garantirà l'accesso gratuito ai primi 15 in fascia pagante. Riteniamo che occasioni come il Natale di Roma debbano avere maggiore attenzione da parte dell'amministrazione, così prodiga a farsi bella in occasioni di mostre ed eventi ma così disattenta a venire incontro ai suoi cittadini, favorendone l'ingresso nelle aree storico, monumentali, archeologiche.
La visita sarà condotta da Andrea Schiavone e Manuela Fuso che illustreranno la vita quotidiana della città, attraversando i luoghi più significativi e soffermandosi su alcuni aspetti poco conosciuti.

SCAVI DI OSTIA
21 aprile 2013, ore 10:00 appuntamento davanti alla biglietteria
durata: 2 ore
abbigliamento: comodo
ingresso: gratuito per le fasce di età sotto i 18 e sopra i 65 anni; gratuiti i primi 15 ingressi.
telefono: 340-5708124

martedì 26 febbraio 2013

XIII MUNICIPIO, ex-CAMPING CAPITOL – SEVERIANA: ”CHIEDEREMO LA RIGIDA APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SULLE INDAGINI ARCHEOLOGICHE”

L'area dell'ex Camping Capitol su via di Castelfusano è classificata da sempre come di notevole importanza da un punto di vista archeologico. Già da tempo indagata per un reticolo viario a servizio di tombe e ville rustiche romane, è stata oggetto di ritrovamenti fin dal 2006: in particolare, sepolture terragne e alla cappuccina, nonché strutture a livello di fondazione di epoca tardo-romana. Tutto questo è caduto però nel dimenticatoio e nessun vincolo è stato mai apposto sull'area. Inerzia da parte della Soprintendenza? Nessuna risposta. Se è normale che sondaggi archeologici in corso di esecuzione lavori (pubblici o privati) possano restituire imprevisti ritrovamenti, non è normale che, dove già si conosce che ci sono resti nel sottosuolo, si intervenga lo stesso senza alcuna modifica del progetto iniziale. Sono passati 7 anni ed è come se nulla fosse mai stato. Non ci risulta neppure che sia stato mai fatto un aggiornamento della cartografia archeologica.
Ricordiamo che per quanto riguarda i lavori di scavo previsti da soggetti privati subentra spesso la mediazione delle amministrazioni comunali, che in molti casi hanno utilizzato i poteri autonomi loro conferiti in campo di programmazione urbanistica per disporre che gli interventi di scavo localizzati in aree di presunto interesse archeologico siano sottoposti a visto preventivo da parte della soprintendenza. Nel caso dell'ex Camping Capitol addirittura ci ritroviamo invece davanti a un'autorizzazione rilasciata dal Dipartimento Turismo di Roma Capitale (d.d. 57 del 08.08.2012, autorizzazione unica n.QA8030 del 30.11.2005)
Per tali motivi chiederemo formalmente spiegazioni alle istituzioni competenti in materia del perché non sia stato seguito alla lettera il contenuto della circolare n.10 del 15 giugno 2012 emessa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nell'ambito delle procedure di verifica preventiva dell'interesse archeologico dell'area in questione, che prevede, tra le altre cose, la gestione dei reperti di scavo, la stesura di una relazione archeologica definitiva, i provvedimenti di tutela nonché la pubblicazione dei risultati delle indagini.

domenica 24 febbraio 2013

XIII MUNICIPIO, VIA DI ACILIA: UNA ZONA ARCHEOLOGICA SENZA PACE

Esiste un serio problema, lungo il tratto di via di Acilia che dalla via Cristoforo Colombo giunge all'AXA. Qui, iniziati i sondaggi archeologici solo dopo nostra segnalazione, nulla si è più saputo da parte della Soprintendenza. Nel frattempo è stata realizzata una strada provvisoria, parallela alla Colombo, per consentire alcuni lavori ACEA, proprio dove esiste, appunto, il vincolo archeologico. Come dire: se non controllano i cittadini, chi lo fa? La foto allegata è significativa. Una strada lunga almeno 500 metri, ottenuta con pietrisco e materiale edile da discarica, affiancata nel tratto terminale da una profonda trincea per il passaggio di un cavidotto, si è insediata sopra un'area segnalata nelle carte ufficiali a forte presenza di materiale fittile di età romana, forse una villa rustica. Chi ha dato i permessi? Abbiamo cercato di reperire informazioni ma sembra che nessuno ne sappia nulla. Pertanto, se non ci saranno novità in tal senso, saremo costretti a produrre l'ennesimo esposto verso gli enti competenti in materia. In contemporanea sono ripresi i lavori sulla via di Acilia all'altezza di via F.Menzio, lavori che serviranno soltanto ai residenti del complesso delle Terrazze del Presidente, enormi palazzoni costruiti senza concessione edilizia e salvati da una discutibile sentenza del GUP di Roma, Roberto Saulino. Come per i precedenti, solleviamo anche su questi lavori forti perplessità sulla trasparenza amministrativa e sarebbe interessante conoscere costi e tempi di realizzazione da parte della EUR Servizi Terziari, la società legata al costruttore Pulcini che dovrebbe mettere mano a tutte le opere di urbanizzazione dell'area in convenzione. Perché se una cosa è certa è che ogni opera legata al raddoppio della via di Acilia o che comunque insiste nelle sue vicinanze deve passare sotto il vaglio dei sondaggi archeologici preventivi.

mercoledì 16 gennaio 2013

XIII MUNICIPIO, MALAFEDE: PROTETTI I RESTI DELLA VILLA ROMANA

Esattamente 5 mesi fa avevamo segnalato danneggiamenti ai resti della villa romana all'angolo tra via di Malafede e via Cristoforo Colombo dovuti a un improvvisato sentiero realizzato per il passaggio delle greggi. Un'area di pregio archeologico dove già due grandi archeologi del passato, Pigorini e Lanciani, individuarono importanti ritrovamenti e una necropoli dell'antica età del ferro. Oggi la conferma che la nostra segnalazione ha sortito effetto. Una recinzione con rete metallica perimetra l'area ed i resti sono stati ricoperti per proteggerli dalle intemperie. Il tratturo è ancora lì, segno che tutto può convivere nel rispetto del territorio e dei suoi segni del passato.